La chiesa di San Juliàn de los Prados detta anche Santullano d'Oviedo, venne edificata verso l'820, ed è giunta quasi intatta fino ai giorni nostri. Solo il campanile è una aggiunta più recente.Essa mostra i progressi realizzati dal punto di vista architettonico dagli inizi dell'era asturiana e supera di molto le proporzioni delle chiese visigote come quella di San Pedro de la Nave. La chiesa è costituita da un ampio portico, tre navate di cui una trasversale, ampi archi aprono su un transetto ampio e alto che precede tre absidi che accedono a tre cappelle a volta di mattoni. Il tutto concepito in modo logico e coerente. All'esterno, il portico possiede una finestra a triplo arco e i «claustras» tipici dell'arte mozarabica.La navataOriginariamente completamente affrescata,, questa chiesa funse da cappella reale, come lo sottolineano i temi iconografici. Tra gli affreschi decoranti le mura, figurano essenzialmente motivi di architettura antica: palazzi e chiese a frontone e tendaggi che richiamano all'arte bizantina. Il repertorio, in tutti i casi, sottolinea certe fasi del rituale e si rifà a una tradizione sia dell'arte romana che dell'arte visigota.Bibliografia Arias Paramo, Lorenzo San Julián de los Prados. Arte prerrománico asturiano; 1997; Gijón: Trea Ediciones; ISBN 978-84-89427-74-7 Arias Páramo, Lorenzo Iglesia de San Julián de los Prados. Dibujos Planimétricos; 1991; Fundación Museo Evaristo Vall ISBN 978-84-604-0881-9