La grande moschea di Cordova, oggi cattedrale dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova, è una delle principali espressioni dell'arte arabo-islamica e dell'architettura gotica e rinascimentale dell'Andalusia. È con l'Alhambra di Granada, la Aljafería di Saragozza e la Giralda di Siviglia la più prestigiosa testimonianza della presenza islamica in Spagna dall'VIII secolo al XIII secolo.DescrizioneLa costruzione sorge sul sito in cui si ergeva l'antica chiesa visigotica di San Vincenzo, non lontana dal Guadalquivir. Quando i musulmani occuparono Cordova nel 756 la chiesa fu inizialmente suddivisa e utilizzata contemporaneamente da musulmani e cristiani. Successivamente l'emiro ʿAbd al-Raḥmān I fece demolire la chiesa cristiana e intraprese la costruzione della grande moschea. Essa fu ingrandita tre volte dai suoi successori (ʿAbd al-Raḥmān II 833-48; al-Ḥakam II 962-966; ʿAbd al-Raḥmān III 929-958; Almanzor 988), finendo per coprire 23.000 m² e diventare la più grande moschea del mondo musulmano di quel tempo, destinata a diventare la seconda solo dopo l'edificazione di quella di Sāmarrāʾ, capitale abbaside pro tempore.